Vincere è bellissimo. Ma l’importante è giocarsela, sempre. E quando si perde, e sapete bene quanto succeda facilmente, bisogna farlo con dignità. Senza dare le colpe al campo, alla stanchezza, all’arbitro, al mal di pancia, alla pioggia, al sole, al vento. Se ci si è impegnati al massimo, si perde a testa alta.
Secondo episodio della saga dei Rugby Rebels, ragazzini irlandesi alle prese con avventure sportive e non solo. In questo Fuori dalla mischia i nostri eroi si trovano ad affrontare alcune partite decisive per l’ingresso nella fase finale del loro campionato, ma soprattutto si trovano a dover affrontare alcune più difficili imprese nella vita di tutti i giorni. L’autore Andrea Pau mette i giovani rebels di fronte a temi come il bullismo, il distacco forzato dagli amici, i primi amori e la responsabilità che deriva dalle proprie azioni, cosa alla quale un tredicenne ancora non è tenuto a pensare.
Se il primo episodio (di cui parlo qui) toccava di più i sentimenti (ed infatti c’era pure scesa una lacrima), questo è comunque una bellissima ed utilissima lettura, dedicato e giovani e meno giovani, impregnato dalla prima all’ultima pagina di puro spirito rugbistico e illustrato magnificamente da Jean Claudio Vinci.
Guarda che funziona come nel rugby. Anche nella vita esistono le sconfitte. E non sono mica la fine del mondo. Se sai accettarle, sai anche che devi riprendere subito a impegnarti per vincere.
Su Anobii 3 stelline.