Come può una certa società essere giudicata da un individuo creato da un’altra società?
In questo Dottor Futuro scritto da Philip K. Dick nel 1960, un uomo del 21esimo secolo, un medico, si ritrova inspiegabilmente nel 25esimo secolo.
La struttura sociale è completamente diversa, ma diversa è soprattutto la visione del rapporto tra la vita e la morte. Nella prima parte del romanzo, più filosofica e con poca azione, dovrà far capire inutilmente quali sono i suoi valori; nella seconda si ritroverà coinvolto in una serie di viaggi nel tempo che avranno lo scopo di cercare modificare il passato per rendere migliore il presente.
E’ sempre affascinante il tema dei viaggi nel tempo, ogni autore è libero di muoversi in assoluta libertà e qui Dick crea tanti di quei paradossi spazio temporali che il lettore dovrebbe quasi prendere appunti per poterci capire qualcosa.
Allora il passato è immutabile? Non riusciamo a comprenderlo. Alcune cose possono essere cambiate, ma non questa. Non le cose importanti!
Veloce e divertente, ma di Dick ho letto di meglio.
Su Anobii 3 stelline.